Scopri la struttura del Castello

Spazi storici, scenografie vive

Ogni sala, terrazza, giardino o cantina del Castello di Uviglie è pensata per raccontare. Dai luoghi più intimi a quelli monumentali, ogni ambiente conserva il carattere di chi lo ha vissuto e la cura di chi oggi lo custodisce.
In questa sezione troverai tutte le aree visitabili e le loro storie, pronte a diventare cornice di eventi, celebrazioni o semplici momenti di meraviglia.

Lo Studio del Conte
Armodio Callori Pico Gonzaga

La visione riservata di un signore d’altri tempi
Questo studio conserva il carattere raffinato dell’ultimo grande proprietario del Castello. Armodio, visionario e colto, fu l’artefice della rinascita ottocentesca dell’intero complesso. Qui si respira ancora la sua presenza silenziosa e determinata.

La Sala dell’Alchimia

Simboli nascosti e mistero
Una stanza avvolta da affreschi acquatici e simbolici, ricca di riferimenti esoterici e spirituali. Lo stemma dei Pico-Gonzaga al centro richiama il senso di un sapere antico, in uno spazio che non spiega ma sussurra.

La Terrazza del Parco

Un affaccio poetico sul silenzio
Ai piedi della Torre Antica, protetta dagli alberi, la terrazza regala una vista sulla chiesetta di Sant’Eusebio e sul parco storico. Intima, discreta, suggestiva: un luogo che custodisce il paesaggio, non solo lo mostra.

La Vetrata Panoramica

La luce che racconta il Monferrato
Affacciata sulle colline, questa apertura scenografica regala tramonti dorati su Cella Monte e Rosignano. Un punto d’osservazione privilegiato, dove la bellezza è protagonista assoluta.

L’Antica Vigna del Conte

Il legame tra terra, uomo e tempo
Nascosta tra le mura del Castello, questa piccola vigna privata era la riserva personale del Conte. Oggi si affaccia sul Monferrato degli Infernot, patrimonio UNESCO, e parla con discrezione dell’intimità della tradizione vitivinicola.

Il Belvedere

Un angolo sospeso tra cielo e silenzio
Protetto da un maestoso Cedro del Libano e da una sequoia, questo belvedere è un rifugio ombroso e contemplativo. Il luogo perfetto per rallentare, ascoltare e sentirsi a casa.

Il Salone Nobile dei Pico-Gonzaga

Cuore cerimoniale e architettonico
Sala scenografica ricca di luce, affreschi e stucchi, ha ospitato alleanze politiche, cerimonie e banchetti. È l’anima storica del Castello, con accesso diretto al Giardino Pensile.

La Sala Azzurra – I Pocaparte

Le origini del Castello in una stanza raccolta
Questa piccola sala segna l’inizio del racconto, dove la famiglia Pocaparte pose le prime fondamenta. Un luogo intimo che affaccia su un balcone verde e riservato.

L’Ingresso Principale – Il Cancellone sul Parco

Ogni grande storia ha il suo ingresso nobile
L’ampio cancello in ferro battuto introduce il visitatore in un disegno armonico di siepi, viali e prospettive: è l’inizio di un’esperienza immersiva tra paesaggio e architettura.

La Sala della FIAT

Dove nacque un’idea destinata a cambiare l’Italia
Frequentata da Emanuele Cacherano di Bricherasio, qui si discusse per la prima volta la fondazione della FIAT. Ospitava cene di caccia e incontri tra aristocrazia e industria.

La Stanza delle Donne

La memoria silenziosa del Castello
Spazio raccolto e intimo, frequentato da Sofia Cacherano di Bricherasio. Un luogo riservato alle donne, tra riflessioni, arte e sensibilità.

Il Giardino Pensile

Un angolo sospeso, tra geometria e natura
Giardino all’italiana con siepi di bosso e un’antica pergola di glicine. Dal cuore verde del Piano Nobile, lo sguardo si apre verso la Torre Merlata e il Parco storico.

Il Cortile d’Onore

Equilibrio tra architettura e potere
Spazio scenografico con scalinate simmetriche, fungeva da accesso diretto al Piano Nobile e alle Cantine. Un tempo sede della vita ufficiale, oggi conserva la sua imponenza cerimoniale.

Le Cantine Monumentali

Le fondamenta della memoria
Realizzate alla fine del Quattrocento dai Pico-Gonzaga, sono un labirinto di volte, archi e profumi di botte. Un tempo custodivano alleanze, oggi raccontano silenziosamente il tempo che passa.

Gli Infernot del Castello

Il silenzio che affina il vino
Scavati nella roccia viva, gli infernot sono piccoli ambienti dedicati alla conservazione del vino, oggi patrimonio UNESCO. Tra nicchie e pareti naturali, qui il vino non dorme: medita.