Nel corso degli otto secoli di storia, il Castello di Uviglie ha accolto alcune tra le figure più significative della spiritualità, della nobiltà e della cultura piemontese e italiana.
Tutto ebbe inizio nel 1322 con i Pocaparte, famiglia costruttrice della prima fortificazione, seguiti dai Pico, che nel 1499 vennero adottati dai Gonzaga di Mantova, dando origine alla dinastia dei Pico-Gonzaga di Uviglie.
Tra i suoi illustri ospiti si ricordano San Luigi Gonzaga, che trascorse qui alcune estati da giovane; San Giovanni Bosco, legato da profonda amicizia con Armodio Callori e presente al suo funerale; San Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari della Consolata, che durante la guerra fecero del Castello un rifugio e un luogo di custodia spirituale; e San Eusebio di Vercelli, primo vescovo del Piemonte, a cui è dedicata l’antica pieve presente nel parco, segno tangibile della devozione che da secoli abita questo colle.
Ma il Castello fu anche luogo di ispirazione per personaggi visionari come Emanuele Cacherano di Bricherasio, tra i fondatori della FIAT, e sua sorella Sofia, artista riservata e ultima custode di un’epoca nobile e colta.
Ancora oggi, le loro storie abitano stanze e corridoi, rendendo il Castello non solo un monumento, ma un testimone vivente del tempo.
Nel 490 d.C., sul Monte Gargano, l’Arcangelo Michele apparve al vescovo Lorenzo Maiorano, consacrando per sempre un luogo sacro alla fede cristiana. La sua figura divenne presto simbolo di protezione e giustizia divina, venerata da popoli e sovrani. Fu scelto dai Longobardi come patrono, dopo la miracolosa apparizione durante la battaglia del 663 d.C. — evento che segnò il legame tra l’Arcangelo e il re Liutprando, antenato della famiglia che abitò il Castello. Un filo sacro che attraversa secoli e si riflette ancora oggi nei suoi luoghi.
Primo vescovo del Piemonte e patrono della regione, fu un fermo difensore dell’ortodossia cristiana. A lui è dedicata la Pieve di San Eusebio, antichissimo luogo di culto situato nel parco del Castello.
Membro della famiglia Gonzaga, rinunciò agli agi nobiliari per dedicarsi alla vita religiosa e al servizio dei malati. Da giovane trascorse alcune estati al Castello di Uviglie, dove è ancora ricordato con devozione.
Fondatore dei Salesiani, fu legato al Castello di Uviglie dall’amicizia con Armodio Callori. Celebrò il suo funerale nel 1879 nella chiesetta del Parco, rendendo il Castello un riferimento spirituale per il territorio.
Fondatore dei Missionari della Consolata, durante la Seconda Guerra Mondiale fu simbolicamente presente al Castello, dove venne custodito il suo corpo per proteggerlo dai bombardamenti su Torino.
Ogni sala, ogni pietra, ogni scorcio del Castello di Uviglie racconta storie che ancora oggi ispirano.
Qui hanno camminato santi e intellettuali, donne colte e pionieri del cambiamento.
Visitare il Castello significa entrare in contatto con questa eredità viva, respirarne l’atmosfera, lasciarsi sorprendere dalla bellezza e raccoglierne il testimone.
Che tu scelga una visita, un evento o un’occasione speciale, il Castello è pronto ad accoglierti.
Entra in luogo raro, pensato per chi cerca autenticità, bellezza lontano da tutto il resto.
Ogni dettaglio è eccellenza.
Località Castello di Uviglie, 74A 15030 Rosignano Monferrato (Alessandria)